Sono vini che invitano alla riflessione e al dialogo interiore, un modo per esplorare una dimensione più profonda del piacere enologico. Scopri quali sono e perché sono particolari.
L’enologia è una disciplina di nicchia, da molti considerata un’arte, anche perché ha a che fare con la produzione di uno dei prodotti più apprezzati del nostro Paese: il vino.
Contrariamente a quel che molti pensano, il vino è un prodotto dell’uomo che sostiene e stimola alcuni fenomeni chimici per trasformare l’uva in un vero viaggio sensoriale. Proprio nell’esercizio di questa perizia scientifica, gli enologi possono controllare fermentazioni, temperature e analisi dei principi presenti nei mosti, oltre che suggerire opportunità di usare materiali nei quali far maturare il vino perché si trasformi in una bevanda alcolica con un profilo organolettico simile a quello desiderato. Ecco perché l’enologia è simile all’arte, perché parte da un’idea – anzi meglio – dall’idea di un’emozione sulla quale lavorare per tentativi e (a volte) errori fino a giungere al prodotto desiderato.
Alla luce di ciò, è dunque legittimo immaginare – com’è vero – che esista una categoria di vini pensata non solo per essere consumata a tavola, in abbinamento con il cibo, ma per quei momenti di introspezione profonda e riflessiva, di lentezza e riposo, magari di sera, accanto al camino acceso e in compagnia di un buon libro o di un buon amico.
Vino da meditazione, un’espressione coniata da Luigi Veronelli
Se ti dicono “Vino da meditazione” certamente ad essere evocata è un’esperienza vinicola completamente diversa da quella alla quale, probabilmente, sei abituato. Veronelli, che tra i suoi meriti ha anche quello di aver coniato questa espressione, intendeva riferirsi a quei calici da bere da soli, né a tavola, né in rumorosa compagnia. Vini, in altre parole, con i quali cercare connessioni profonde e riflessive, in certi sensi spirituali.
I vini da meditazione sono quelli che chiedono la tua attenzione completa, vini che vanno assaporati con lentezza e concentrazione, lontani dai rumori e dalle distrazioni della vita quotidiana. Sono vini che possono apportare una nuova dimensione di profondità al piacere del bere.
Ma cosa li rende così speciali? È il loro profilo aromatico complesso, la loro struttura, o forse il loro potenziale di invecchiamento o, ancora, il loro valore? La risposta è probabilmente un amalgama di tutti questi fattori, e in questo articolo, esploreremo ciascuno di essi per aiutarti a comprendere meglio questo affascinante universo.
Un vino speciale da aprire quando il contesto è giusto
I vini da meditazione non sono semplicemente vini da dessert, quindi vini dolci, oppure vini invecchiati o riserve pregiate. Nulla di tutto ciò completa la definizione ispirata che, probabilmente, Veronelli voleva offrirne.
Un vino da meditazione è tale quando, innanzitutto, c’è il giusto contesto ambientale: esattamente come in una sessione di mindfulness. L’ambiente, l’umore e la compagnia giocano tutti un ruolo cruciale. Scegliere il momento giusto per aprire quella bottiglia speciale può rendere l’esperienza ancora più memorabile. Non stiamo parlando solo di selezionare il bicchiere giusto o di far aerare il vino per un certo periodo, stiamo parlando di creare un’atmosfera che faciliti la concentrazione e la riflessione.
Quindi, se sei pronto a spingerti oltre la superficie e a esplorare una dimensione più profonda dell’enologia un vino da meditazione può invitarti a rallentare, a prendere un momento per te stesso e ad assaporare il qui-e-ora come non hai mai considerato prima.
Perché il vino non è solo un complemento al cibo o un facilitatore sociale, è una porta aperta verso nuovi orizzonti sensoriali e spirituali.
Caratteristiche fondamentali dei vini da meditazione
Se sei arrivato fino a qui, probabilmente ti stai chiedendo quali siano le qualità che rendono un vino adatto ad essere definito “vino da meditazione“. La prima, e forse la più ovvia, è una complessità aromatica che cattura la tua attenzione. Un vino da meditazione dovrebbe essere una sinfonia di sapori e aromi che si svelano lentamente, regalando ad ogni sorso nuove sfumature su cui riflettere. Non parliamo di semplici note di frutta o fiori, ma di una complessità di suggestioni organolettiche che richiedono la tua piena attenzione per essere apprezzate.
Un altro aspetto fondamentale è la struttura. Un vino da meditazione ha una costruzione che ti coinvolge, un equilibrio dinamico tra acidità, tannini, corpo e dolcezza, che insieme creano una sorta di “narrativa del gusto”. Come in una sinfonia, ogni elemento contribuisce ad una trama che si sviluppa dal primo all’ultimo sorso.
Non dimenticare il potenziale di invecchiamento. I vini da meditazione guadagnano ulteriori strati di complessità con il tempo, rendendo l’esperienza ancora più ricca. Ma attenzione a non cadere nel tranello di pensare che un vino da meditazione debba per forza essere invecchiato; alcuni esprimono la loro complessità e profondità anche da giovani.
Infine, c’è il valore emotivo o simbolico. Un vino da meditazione può essere un’annata che ti riporta a un momento o luogo significativo, o forse un vino scoperto in un periodo speciale della tua vita. È un vino che ti spinge a riflettere, non solo sulle sue qualità, ma anche su te stesso e sul mondo che ti circonda.
In sintesi, un vino da meditazione non è solo un buon vino: è un vino che ti offre una dimensione di profondità e complessità che va oltre il piacere immediato. È un vino che richiede e merita il tuo tempo e la tua attenzione completa, che ti invita a fermarti, riflettere e magari scoprire qualcosa di nuovo in uno spirito di ricerca, scoperta e crescita.
Poema, un montepulciano d’Abruzzo (anche) da meditazione
Poema è un montepulciano d’Abruzzo riserva potente e di grande personalità. Le uve sono selezionate in vigna su un piccolo appezzamento di appena 2 ettari, che si trova nel crocevia dei Comuni di Scerni, Pollutri e Vasto.
Trasformiamo le nostre uve con amore e impegno, nel segno del BIO
Poema è un simbolo dello stile di vinificazione delle cantine Jasci: 100% uve montepulciano, biologico, elaborato con tre passaggi differenti, dapprima in botte grande per il riposo dopo una permanenza sulle bucce di 12/15 giorni, poi la maturazione in botte grande per 2 anni che termina con un affinamento in bottiglia per almeno altri 12 mesi. Un vino che dunque esce sul mercato con almeno 4 anni di storia durante i quali i mosti si trasformano e si affinano, ammansendo gli spigoli più acuti del montepulciano nel legno e acquisendo un ventaglio di profumi che ne fanno un grande vino, perfettamente rappresentativo della tradizione del montepulciano d’Abruzzo ma con un segno di raffinata modernità.
La sua potenza resta al naso, dove si esprime in profumi fruttati e floreali: frutti di bosco, vaniglia, liquirizia e cannella ispirano e guidano verso il calore e la calma. Le sensazioni sono corpose anche all’assaggio quando si aprono frutta e leggeri toni legnosi che si modulano in una solida persistenza aromatica che garantisce a questo vino la possibilità di essere considerato un vino da meditazione.
Anche da meditazione, perché Poema è un vino che può accompagnare anche il tuo pasto, a patto di bilanciare la sua personalità, decisa e prorompente, con un piatto sufficientemente strutturato: arrosti di carne o primi piatti elaborati e ricchi possono essere i compagni di viaggio ideali per questo vino.
Apri le porte a questa esperienza!
Sei pronto ad avvicinarti all’affascinante mondo dei vini da meditazione? Se sei incuriosito da questa dimensione enologica unica, Poema è una scelta eccellente per iniziare. È un montepulciano d’Abruzzo riserva che unisce la tradizione e la modernità, perfetto sia a tavola sia per quei momenti in cui desideri una profonda introspezione. Il vino è molto più di una semplice bevanda: è una porta aperta verso nuovi orizzonti sensoriali e spirituali. Prova Poema e concediti il tempo e lo spazio per assaporare ogni goccia. È un’esperienza che potrebbe ispirarti, in modi che non avresti immaginato. Salute!