Jasci è la cantina che in Abruzzo è stata l’apripista per la produzione di vini biologici. Oggi molto più di un trend del momento, il bio sta orientando le scelte d’acquisto degli ultimi anni al livello globale.
I nuovi trend alimentari che si sono affermati negli ultimi anni, uniti al cambiamento nelle abitudini d’acquisto dei consumatori che la pandemia ha reso più selettive, hanno tirato la volata del vino bio.
Un prodotto considerato fino a poco tempo fa di nicchia ha conosciuto un boom prevedibile ma repentino: nel triennio 2019-2022 quasi 6 acquirenti su 10 hanno preferito bere biologico (dati Report Wine Monitor Nomisma 2022).
E pensare che la regolamentazione del settore è piuttosto recente: soltanto a partire dal 2012 è infatti possibile definire un vino biologico in etichetta (l’Unione Europea ha dato il via libera all’uso del logo UE con il Regolamento 203/2012). Da quel momento chi ha potuto la lavorato per ottenere la certificazione che impegna gli investimenti di ogni azienda che ha scelto di dedicarsi a questo tipo di produzione.
In Abruzzo c’è qualcuno che crede nel biologico da oltre 40 anni, ancor prima che la tendenza del consumo di alimenti biologici si affermasse e che ha scommesso su una produzione sostenibile ante litteram.
Jasci, pionieri del biologico
Da generazioni la famiglia Jasci abita le terre del Vastese, una delle zone storicamente più vocate per la viticoltura in Abruzzo perché il suo clima tipicamente mediterraneo beneficia di forti escursioni termiche tra il giorno e la notte e di una ventilazione che spesso giunge diretta dal mare, carica di salinità.
In questa che è l’area più meridionale della regione si concentra la maggior parte della produzione vinicola locale e si trovano Le Tenute Jasci, dislocate tra i comuni di Scerni, Pollutri, Casalbordino e Vasto.
I terreni sono trattati secondo il modello della vitivinicoltura biologica sin dal 1980, quando abbiamo avviato pratiche ancora sconosciute ai più e sicuramente non regolamentate. Quello che ha mosso le intenzioni iniziali di dedicare al benessere della terra e alla salubrità della produzione tutti gli sforzi è il profondo rispetto per la natura.
Il risultato di oggi sono terre pulite e sane, dove dall’interazione tra i fattori naturali – come il microclima unico di queste zone che godono della vicinanza al mare ad est e ai rilievi della Majella e del Gran Sasso a ovest/sud-ovest – e l’esperienza maturata in decenni di lavoro, nascono vini biologici premiati e dalla qualità riconosciuta al livello internazionale. Il loro segreto è nella spiccata tipicità legata al territorio e ai vitigni di provenienza, sui quali la salinità della brezza che arriva dal mare e i profumi della maturazione che solo le forti escursioni termiche sanno assicurare imprimono la loro unicità.
Jasci: solo biologico. Ecco il modello di sostenibilità totale
La storica conversione al biologico della cantina Jasci è arrivata nel 1980, in netto anticipo rispetto ai tempi. Per noi è un modello di vitivinicoltura che si rispecchia in un approccio olistico, anche alla vita quotidiana.
Negli ultimi anni abbiamo ampliato la nostra visione al perseguimento di una sostenibilità a tutto tondo e di una eco-efficienza sempre maggiore della nostra azienda. Così tutto in casa Jasci è stato concepito e costruito perché fosse meno inquinante possibile, e l’innovazione tecnologica è arrivata a supportare la forza della nostra convinzione:
- L’azienda, gli uffici e la produzione sono costruiti seguendo le regole della bioedilizia
- il 70% dell’energia che utilizziamo per l’intera filiera arriva dal sole
- sfruttiamo le potenzialità della terra anche per la climatizzazione: abbiamo costruito un’area di affinamento ipogea, in modo da avere un ambiente naturalmente fresco che ha bisogno di pochissima energia per il controllo delle temperature.
Grazie alla tecnologia, poi, riusciamo a controllare la fermentazione in modo innovativo: questo ci rende una delle realtà più all’avanguardia nella nostra regione. La testimonianza diretta di come l’innovazione tecnologica possa supportare la forza della tradizione senza tradire le nostre radici e l’ambiente.
La potenza del biologico nei vini di Jasci
Noi Jasci creiamo vini a partire dalla lavorazione della terra: per questo motivo abbiamo scelto di sviluppare la produzione di vitigni autoctoni come Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano, Cerasuolo e Pecorino. Una volta in cantina, tutte le fasi di lavorazione rispettano la vocazione naturale di queste uve – rigorosamente raccolte solo nei nostri vigneti – e sono seguite direttamente dalla nostra famiglia.
Insieme all’amore e all’attenzione per ogni dettaglio, tecnologie all’avanguardia e terroir fanno il resto nell’assicurare originali espressioni di gusto riconoscibili, apprezzate e ricercate.